Da Il calcio di borgata Storia del ‘balon’ all’ombra della mole di Renato Tavella
(editrice Il Punto “Piemonte In Bancarella”)
…. Un panorama cosi’ imponente e qualificato merita ogni anno una sua conclusiva graduatoria di merito. Questo, in sostanza, il pensiero che settimanalmente portava due fantasiosi dirigenti a scommettere, sulla globalita’ di risultati e classifiche, una spumeggiante birretta. Fantasiosi perche’ non vi e modo piu’ consono per sottolineare le figure di Giorgio Frassinelli e Antonio Marrocu, rispettivamente segretari dell’Ardor e del Barcanova. Entrambi attenti e precisi, innamorati di numeri e statistiche come del genuino calcio di borgata, ogni sette giorni i due amavano appunto ipotetica classifica generale da loro prefigurata per tale proposito. Un giochetto particolare proposto da Frassinelli al fine di poter stabilire una graduatoria fra tutte le societa’ in attivita’, sulla base di un punteggio assegnato per i vari risultati acquisiti dalle stesse nei campionati delle diverse categorie. Pi che di un giochetto bisognerebbe per parlare di una intuizione straordinaria, di un bel modo per creare interesse e stimolare nuovi traguardi nei piu’ diversi clubs, poiche’ dal 1979 l’idea di Gio Frassi alias Frassinelli viene fatta sua dal movimento e ufficializzata. E’ nato l’ Oscar del calcio giovanile torinese.
La validita’ dell’iniziativa incuriosisce e scatena lo spirito industrioso di Giancarlo Emanuel, redattore di Tuttosport. Perche’ non organizzare un Superoscar ? dice il giornalista a Frassinelli. Quindi suggerisce l’ipotesi di una passerella agonistica che metta a confronto tra loro le prime della graduatoria con le societa’ che potrebbero misurarsi attraverso contemporanei tornei che coinvolgono le categorie piu’ rappresentative del Settore Giovanile. Stabiliti i punteggi da assegnare alle singole classifiche, dalla somma dei vari risultati verrebbe fuori il vincente, una regina dell’anno. “Dai Frassi – aggiunge il giornalista -se organizzate sto Superoscar credo proprio che possa essere patrocinato dal nostro giornale”.
Frassinelli per un momento non ha parole, ma gia’ Emanuel incalza e dice che provera’ a sentire quel che ne pensano i presidenti di Barcanova e Vanchiglia, del Victoria Ivest. La risposta dei lungimiranti Pampione, Tallia, Nino Furnari, non solo non si fa attendere, ma attiva all’istante il meccanismo necessario a mettere in campo l’importante manifestazione.
Un successo, Una specie di Coppa dei Campioni che invoglia le societa’ a far sempre meglio, ad allestire squadre sempre piu’ competitive al fine di poter essere parte di quella che si puo’ considerare l’elite del calcio torinese. Quando ancora gli eroici Frassinelli e Marrocu, Augusto Cappellino, armati di fogli e tabelle, con l’immancabile lapis tra le dita, fanno le ore piccole pur di far quadrare i primi responsi, gia’ si sentono voci avallare la forza dell’idea con dei significativi: “In un anno, nella classifica Oscar, siamo passati dal 42esimo posto al 19esimo vedrete, vedrete questo altr’anno”.
Le stagioni che seguono alle iniziali scosse di Oscar Superoscar mettono alla frustal’organizzazione. Con gli uomini migliori vengono cosi’ a dar manforte alla causa le strutture del Madonna di Campagna, del Lascaris, San Mauro e Paradiso. Giunge anche il tempo delle prime computerizzazioni, abilmente tenute e formulate dal preciso Piero Sburlati. Avanguardia in ogni senso, dunque, per il Settore Giovanile torinese…………